Tazzina per Caffè in Ceramica, Vetro e Plastica
Bere il caffè: differenze tra le tazzine
18 Settembre 2021

I tanti estimatori dell’espresso nostrano lo prediligono in tazzina di ceramica, dato che questo materiale garantisce un’ottima capacità d’isolamento e mantiene la temperatura inalterata per lungo tempo.

La tazzina in ceramica: una collaudata tradizione per bere il caffé

Ristretto, lungo, macchiato, corretto: il caffé è una delle bevande più amate di tutti i tempi, non soltanto per aroma e sapore inconfondibili, ma anche per i notevoli vantaggi che offre ai consumatori.

“Che cosa c’é di più italiano di un buon caffé espresso?”
Questa è senza dubbio una domanda retorica, a cui tutti replicherebbero con la risposta: “nulla!”.
In effetti l’espresso, che è diventato ormai un’abitudine irrinunciabile degli Italiani, fa parte della vita di ogni giorno e viene consumato praticamente a tutte le ore.
I tanti estimatori dell’espresso nostrano lo prediligono in tazzina di ceramica, dato che questo materiale garantisce un’ottima capacità d’isolamento e mantiene la temperatura inalterata per lungo tempo.

La tradizionale tazzina con impugnatura laterale nasce appositamente per bere il caffé, per consentirgli di esprimere all’ennesima potenza tutte le sue potenzialità olfattive e gustative.

Secondo gli esperti, la bevanda andrebbe servita in una tazzina di forma tronco-conica, con capienza massima di 70 millilitri, e preriscaldata a 35-40 gradi.
Un simile design consente di contenere la precisa quantità di caffé che sprigiona un’aroma concentrato (l’imboccatura non troppo ampia contribuisce a trattenerlo) e che offre un gusto equilibrato (la ceramica mantiene inalterati i requisiti organolettici del prodotto).
La capienza, che non deve superare i 70 ml, serve a mantenere inalterate le giuste condizioni termiche, poiché un maggiore quantitativo potrebbe modificarne la temperatura.
Il preriscaldamento, infine, contribuisce a potenziare l’aroma della bevanda che, uscendo dal dispositivo che l’ha prodotta, non subisce nessuno shock termico.

Gli autentici coffee lovers amano gustare la loro amata bevanda nera proprio nella classica tazzina in ceramica.

Caratteristiche della tazzina in ceramica

Per affrontare nel modo giusto la quotidiana “coffee experience” è necessario utilizzare una tazzina perfetta, che deve rispettare alcuni requisiti.

Materiale
La ceramica, grazie alle materie prime e al procedimento (cottura a 1300-1400 gradi) con cui viene prodotta, è dotata di un’ottima inerzia termica, in grado di conservare il calore ideale della bevanda per alcuni minuti.

Colore
Il colore perfetto è senza dubbio il bianco, perché consente di osservare tutte le gradazioni cromatiche del liquido e della schiuma superficiale.

Fondo
Deve essere preferibilmente incurvato, privo di spigoli e di angoli, per assicurare che lo zucchero non rimanga imprigionato durante il processo di mescolatura.

Bordo
Essendo il punto di contatto con le labbra è preferibile che sia smussato e piuttosto sottile, per assaporare meglio la crema che tende a depositarsi sulle pareti.

Diametro
Per permettere di sperimentare appieno l’esperienza olfattiva (prima) e quella gustativa (poi), il diametro della tazzina deve essere di medie dimensioni, di solito inferiore a 4-5 centimetri.

Manico
Sempre presente, il manico deve essere facilmente impugnabile, non troppo piccolo né troppo grande, e deve consentire di tenere in mano la tazzina senza scottarsi le dita.

Una nuova tendenza: il caffé in vetro
Un’innovativa tendenza degli ultimi anni ha parzialmente messo in discussione la consolidata tradizione della tazzina in ceramica, per orientarsi verso bicchierini di vetro trasparente.

Un sempre più ampio target di consumatori, entrando al bar, chiede infatti:
“Caffé al vetro, grazie”
utilizzando un piccolo contenitore conico, con oppure senza manico.
Il carattere distintivo di questa soluzione è indubbiamente rappresentato dalla trasparenza, che permette di pregustare il caffé già a livello visivo, prima che olfattivo e gustativo.
Il notevole impatto estetico di una tazzina che offre la visione della bevanda nera più amata dagli Italiani è un incentivo a scegliere questo contenitore.
Attraverso colore, densità e consistenza della schiuma che si forma sulla superficie e del liquido, gli amanti del caffé incominciano ad assaporare il piacere prima di bere.
Lo spessore minore rispetto alla tazzina in ceramica condiziona in parte il mantenimento del calore, per cui il caffé si raffredda più velocemente e deve essere quindi bevuto non appena versato.
Un caffé meno caldo è leggermente più amaro e, per chi non è abituato a zuccherarlo, può rappresentare un problema.
Per superare questo inconveniente, che può rivelarsi piuttosto limitante, è possibile utilizzare tazzine o bicchierini di vetro doppio, che mantengono il calore più a lungo.
La forma del bicchierino in vetro si sviluppa verso l’alto e quindi risulta più affusolata rispetto alla classica tazzina, favorendo la formazione di una crema più spessa, compatta e persistente.
Secondo la maggior parte degli amanti del vetro, è proprio il maggiore spessore della crema superficiale a creare una sorta di tappo che imprigiona aroma e gusto del caffé, impedendo la loro dispersione.
Anche la sensazione di calore che viene a contatto con le mani aggiunge un tocco in più soprattutto nelle giornate fredde.
Il caffé in vetro offre l’opportunità di assaporare la bevanda già con lo sguardo, attraverso la trasparenza di questo materiale, con un indiscutibile arricchimento percettivo.
Gli estimatori del caffé in vetro apprezzano moltissimo anche la presenza di una schiuma corposa e nettamente distinta dalla parte liquida.

Bere il caffé in bicchierini di plastica? Meglio di no

È un’opinione diffusa che bere il caffé in bicchieri o tazzine di plastica non sia la scelta giusta, poiché questo materiale compromette notevolmente le caratteristiche proprie della bevanda.
Secondo alcuni psicologi dell’alimentazione, il modo in cui i consumatori percepiscono il gusto del caffé è altamente soggettivo e dipende in gran parte dal tipo di contenitori impiegati.
Uno dei requisiti più caratterizzanti di questa bevanda è la giusta temperatura, che si mantiene soltanto con ceramica e, anche se in misura minore, col vetro, ma assolutamente non con la plastica.
Inoltre i contenitori in plastica, se non appartengono alla categoria “usa e getta” e dunque vengono riutilizzati, possono assorbire gli odori, condizionando anche i sapori.
La tazzine monouso delle caffetterie da asporto sono fornite di coperchio, il cui impiego si rivela nocivo per la qualità del caffé, dato che esso rimane sigillato per un certo tempo e può causare la formazione di condensa.
Il vapore acqueo sprigionato si trasforma rapidamente in goccioline d’acqua, che vanno inevitabilmente a diluire la bevanda, alterandone in parte il sapore.
Dal punto di vista sanitario, bere il caffé nella plastica non è troppo sicuro, perché a contatto col calore questo materiale tende a rilasciare microparticelle potenzialmente dannose.
Il rivestimento interno di tali contenitori per alimenti è realizzato quasi sempre con polietilene che, pur essendo compatibile con cibi e bevande, non è comunque sicuro al 100%.
Le microplastiche, infatti, possono agire come vettori di sostanze contaminanti e di composti organici idrofobici.
Anche dal punto di vista dell’inquinamento è risaputo che la plastica non è riciclabile e quindi provoca un notevole impatto ambientale, che non viene invece aumentato da ceramica o vetro.
Pertanto, al di là delle considerazioni personali e della praticità di contenitori in plastica usa-e getta, tipici delle macchinette distributrici, è sempre preferibile orientarsi verso l’uso di tazzine tradizionali oppure di bicchierini in vetro per assaporare un buon caffé.
Esistono comunque materiali plastici ecosostenibili e completamente compostabili che svolgono un ruolo estremamente utile, anche se i loro costi sono piuttosto elevati.
Se l’impiego di bicchieri di plastica per caffé si limita a casi sporadici, è chiaro che non ci sono grossi problemi, a patto che tale abitudine non diventi fissa.

Per i coffee lovers, quello che conta soprattutto è la qualità del prodotto, che dipende da una scelta di materie prime selezionate e da processi di torrefazione caffé altamente specializzati.

Considerata tra i più importanti produttori di caffé del nostro paese, La Tazza d’Oro si conferma un’azienda leader del settore, grazie a un’esperienza di oltre 80 anni e alla competenza del suo staff di professionisti.
La ditta, che si è espansa da Cagliari a livello del territorio nazionale e internazionale, attualmente è la principale fornitrice di bar, ristoranti e pizzerie.
La sua mission è quella di far conoscere la tradizione dell’espresso Italiano di alta qualità sia al bar sia a casa, grazie alla produzione di eccellenti miscele, come la Linea Adesso e la Linea Tazza d’Oro, disponibili in polvere e in grani.

Miscele rispondenti a elevati standard qualitativi e adeguati metodi di lavorazione caratterizzano il “modus operandi” della Tazza d’Oro.

 

Redazione La Tazza d’oro
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